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A distanza di qualche giorno dalla conclusione della ventiquattresima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano è tempo di bilanci. La principale novità di quest’anno è stata lo svolgimento in digitale dell’evento, con due importanti ricadute. Da un lato, l’espansione dei confini di fruizione attraverso il servizio di streaming curato dalla RSI, dal 1996 storico ente promotore del Möbius con la Città di Lugano. Valorizzare e divulgare la cultura digitale, in questo caso, ha significato dunque sostenere il digitale come canale preferenziale di accesso all’evento attraverso riprese filmate di qualità. Una qualità che, dall'altro lato, consente a tutti gli interessati di scoprire o rivivere al meglio i momenti salienti di questa edizione. La Fondazione Möbius offre infatti nel proprio sito web i materiali suddivisi secondo le sessioni e i singoli interventi che hanno ritmato la manifestazione nella due giorni di metà ottobre.
Se ne trae una fotografia complessa e molto stimolante che può essere sintetizzata così:
La vivacità dell’edizione di quest’anno è ben esemplificata dalle sessioni che hanno aperto e chiuso la manifestazione: i liceali che, dopo accurata preparazione, hanno portato a Luca De Biase i propri dubbi con freschezza, le otto videonarrazioni sul vissuto personale “ai tempi della pandemia” degli studenti preselezionati della SUPSI (gli otto video, fra i quali “La mia parte nascosta” del vincitore del Premio Möbius Giovani Andrea Dragoni e “Tuo virus” di Ismaela Nicola, menzione speciale) e lo scambio finale (Immaginare il lavoro) coordinato da Derrick de Kerckhove, che ha dato risposte e aperto nuovi quesiti (ad esempio le opportunità di fiere ed eventi virtuali in ottica figital - “fisico-digitale” - richiamate da Gualtiero Carraro), come si addice a uno spazio di confronto libero, quale il Möbius si propone di essere.
Ha concluso Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius Lugano: “Sottolineo con soddisfazione che l’eterogeneità dei contributi, nel dare voce ai professionisti, alle giovani generazioni, agli imprenditori, oltre agli esperti di settore, ha consentito a questa edizione digitale del Möbius di fornire risposte concrete e, soprattutto, di definire criteri per leggere il presente come guida del futuro del lavoro. La riconsiderazione ponderata di queste prospettive attraverso la visione sul nostro sito dei vari contributi non può che allargare gli orizzonti. Ne facciamo tesoro lanciandoci con entusiasmo e spirito critico verso le venticinquesima edizione dell’anno prossimo, prevista per il 15 e 16 ottobre 2021.”
Fondazione Möbius Lugano
Contatto:
info@moebiuslugano.ch
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