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Rinascita di un paese alpino. Riqualifica di Airolo in prospettiva digitale

Una storia tra spazio e tempo
06 Ottobre 2018, 14:30
Moreno Celio
Rinascita di un paese alpino. Riqualifica di Airolo in prospettiva digitale

Premessa

Dallo scavo del secondo tubo della galleria autostradale del San Gottardo verranno ricavati, dalla parte ticinese, circa 2.5 mio di tonnellate d’inerti. Dove depositarli? È su questo problema che ci si è chinati negli scorsi 2 anni, dando seguito alla richiesta del Comune di Airolo di individuare una migliore integrazione paesaggistica dell’opera.

Nel febbraio dello scorso anno, in risposta a questa rivendicazione, l’Ufficio federale delle strade (USTRA), d’intesa con il Dipartimento del territorio (DT) e la Commissione comunale costituitasi a tale scopo, ha deciso di puntare su una variante di progetto che prevede che il materiale di scavo venga destinato alla valorizzazione del fondovalle di Airolo, oggi segnato dalla presenza dell’autostrada e dei relativi svincoli.

Immagine 1 – Airolo oggi

Le successive verifiche tecniche hanno confermato la possibilità di depositare ad Airolo tutto il materiale in precedenza destinato in discarica, permettendo di raggiungere un’intesa per quanto attiene la realizzazione di una copertura dell’autostrada di circa mille metri di lunghezza, con una galleria in parte aperta verso il lato del fiume.

 

 

Un lavoro di concerto
Questo risultato è stato raggiunto grazie alla disponibilità degli attori coinvolti, cogliendo la legittima rivendicazione del Comune di Airolo, che da decenni chiedeva di riqualificare un fondovalle profondamente toccato dallo scavo della prima galleria e dalla realizzazione dello svincolo e che, occorre sottolinearlo, ha avuto l’intuizione e il coraggio di agire al momento giusto.
Ciò ha permesso, anche grazie all’importante contributo finanziario concesso dal Cantone (50 mio di franchi), di cogliere un’opportunità che per molti versi è da ritenere unica e di grande rilevanza per il territorio di questa zona e per la popolazione che vi risiede.

 

 

Airolo: recupero di parte del fondovalle e nuovo svincolo
Per buona parte dell’abitato di Airolo si tratta di un cambiamento epocale, che permetterà un ritorno a una situazione paesaggistica e di qualità di vita simile a quanto esisteva prima della costruzione dell’autostrada.

Immagine 2 – Airolo prima della realizzazione dell’autostrada A2

In sintesi, possiamo immaginare un paesaggio ricostituito, con il recupero di un’ampia porzione del fondovalle pianeggiante, che ad Airolo è merce rara, un livello d’inquinamento fonico ridotto drasticamente rispetto a oggi e, cosa essenziale, una riqualifica di una zona montana che purtroppo negli ultimi decenni ha perso buona parte di questa sua caratteristica. Dal punto di vista funzionale lo svincolo di Airolo sarà completamente ridefinito: esso sarà in grado di svolgere le medesime funzioni che svolge oggi, ma in modo più razionale, con un impatto paesaggistico e territoriale decisamente ridotto rispetto alla situazione attuale.

 

 

I lavori di progettazione – ingegneria e architettura paesaggistica

In poco tempo i progettisti incaricati dall’Ufficio federale delle strade e gli specialisti che hanno accompagnato il Comune di Airolo hanno dimostrato la fattibilità dell’operazione, inizialmente vista con un certo scetticismo dall’autorità federale.
Ciò ha comportato un autentico tour de force per gli operatori citati, che hanno però saputo risolvere i problemi tecnici, giungendo ad una soluzione per certi versi esemplare dal punto di vista paesaggistico.

Immagine 3 – futuro assetto del fondovalle di Airolo

 

 

Il ruolo delle tecnologie digitali

Nel processo appena descritto le tecnologie digitali sono risultate oggettivamente determinanti. Simulazioni e rendering in 3D, che pochi anni fa avrebbero richiesto tempi molto più lunghi, hanno potuto essere sviluppate in tempo utile per consentire al processo politico di convergere su una soluzione ottimale.

Da qui il sottotitolo di questa relazione – “Una storia tra spazio e tempo” – a significare come l’impiego avveduto di tecnologie avanzate può costituire un fattore decisivo in processi decisionali condotti spesso sotto la pressione di termini temporali vincolanti.

Immagine 4 – futuro assetto del fondovalle di Airolo

Nel caso in questione i lavori svolti per definire il futuro assetto paesaggistico del fondovalle di Airolo, condotti dallo Studio Land in stretta collaborazione con i progettisti dell’opera stradale, hanno permesso in pochi mesi di convincere le autorità coinvolte (Confederazione, Cantone e Comune) circa la bontà di questa scelta, consentendo a tutti gli interessati di visualizzare, seppure in modo virtuale, il futuro paesaggio di Airolo.

Immagine 5 – visione del fondovalle di Airolo dalla strada del passo

 

 

Un unicum in Ticino
Un’operazione di questa portata rappresenta una prima a livello ticinese, al di là dei progetti di risanamento fonico già realizzati nel nostro Cantone. Questa soluzione porta dei vantaggi a tutti gli attori interessati: la Confederazione non è costretta a depositare il materiale a decine di chilometri di distanza, oltretutto fronteggiando opposizioni locali che si erano già manifestate in modo chiaro, inoltre non si intaccano volumi in discarica per i potenziali bisogni del Cantone nei prossimi decenni e, soprattutto, il Comune di Airolo ritrova un paesaggio totalmente ricostituito.

Immagine 6 – visione futura dal fondovalle di Airolo

L’operazione ha evidentemente un costo, che in parte è compensato dal vantaggio di non dover depositare in discarica il materiale di scavo della galleria, in pratica una soluzione di messa a dimora degli inerti a chilometro zero o quasi. I costi aggiuntivi legati allo smantellamento di parte delle infrastrutture esistenti (si pensi ai viadotti che caratterizzano oggi lo svincolo), alla rimodellazione del territorio, e alla costruzione della copertura per un tratto di circa un chilometro sopra l’autostrada, sono stimati in circa cento milioni di franchi, costi che Confederazione e Cantone hanno deciso di suddividere indicativamente a metà. È importante ricordare che si tratta di una spesa per un investimento che potrà andare, almeno in parte, a beneficio di imprese ticinesi e quindi dell’economia locale.

Più importante ancora, il risanamento di un’infrastruttura stradale, sulla quale si è dibattuto a lungo e votato a livello popolare all’inizio del 2016, ha nel frattempo permesso, a livello progettuale, di trovare una soluzione che valorizza il paesaggio e riqualifica l’Alto Ticino, cogliendo un’opportunità storica e dando a questa regione nuove concrete opportunità di sviluppo nel rispetto del proprio territorio.

In questo processo, le tecnologie digitali associate alla competenza degli operatori e alla lungimiranza di chi ha saputo insistere su una richiesta inizialmente vista come un’utopia hanno avuto un ruolo determinante.

 

 

Si ringraziano l’USTRA, la Commissione comunale di Airolo e lo Studio Land per le immagini

Moreno Celio
Moreno CelioGià direttore della Divisione dell’ambiente del Cantone Ticino

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