Möbius 2019, Novità

Magister vincitore del Grand Prix Möbius editoria mutante 2019

Magister by Cose Belle d’Italia Media Entertainment, Milano
Premio M
Premio M
Magister by Cose Belle d'Italia Media Entertainment, vincitori del Grand Prix Möbius editoria mutante 2019
 
Motivazione:
"Magister è stato scelto per la qualità della presentazione e della proposta esperenziale data all’utente. La giuria ha valutato positivamente anche la chiara distinzione dei diversi format utilizzati e l’attenzione al collegamento fra gli elementi virtuali dell’esposizione e le opere e la personalità dell’autore.
 
Il pubblico presente in sala ha voluto invece premiare con il "Premio del pubblico" LogoGrab, applicazione per il riconoscimento digitale di loghi e marchi.
 
 

Magister by Cose Belle d’Italia Media Entertainment, Milano

Cultura, tecnologia, emozione, rigore scientifico

 
Ideato dal gruppo Cose Belle d’Italia, Magister nasce nel 2017 per promuovere il patrimonio culturale con progetti espositivi realizzati con comitati scientifici internazionali, con l’ausilio delle nuove tecnologie applicate a narrazioni filmiche o installative di forte impatto emotivo. Ogni produzione si avvale di materiali iconografici e riprese cinematografiche originali; di soundscape composti da grandi musicisti (da Paolo Fresu a Giovanni Sollima), di script narrati da grandi interpreti (da Luca Zingaretti ad Aldriano Giannini). Accanto alla produzione di mostre dedicate ai Maestri dell’arte italiana – da Giotto a Canova - Magister ha avviato un’intesa attività di co-progettazione con istituzioni museali, dalla Fondazione e Gypsoteca Antonio Canova Possagno (Treviso) al MANN di Napoli, al Museo Carmi di Carrara, in dialogo aperto con le opere d’arte esposte, a conferma della dinamicità di un format nato per trasferire valore e conoscenza.

 

Crediti fotografie: @SensoImmersive / @Luigi Bussolati / @Michele Ambrogi

 

A Magister il Grand Prix Möbius editoria mutante ea SkipsoLabs il Grand Prix Möbius Suisse.Letizia Pesce si aggiudica il Möbius Giovani.Grande successo per l’incontro degli studenti del Liceo 1 di Lugano con Massimo Bray su memoria e digitale, nella prima edizione del progetto MöbiusLab Giovani.
Lugano, 19 ottobre 2019 – Si è conclusa la ventitreesima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano con la proclamazione dei vincitori. Il Grand Prix Möbius Editoria Mutante è andato a Magister by Cose Belle d’Italia Media Entertainment, con la seguente motivazione: “Magister è stato scelto per la qualità della presentazione e della proposta esperienziale data all’utente. La giuria ha valutato positivamente anche la chiara distinzione dei diversi format utilizzati e l’attenzione al collegamento fra gli elementi virtuali dell’esposizione e le opere e la personalità dell’autore."Il Grand Prix Möbius Suisse, è stato attribuito a SkipsoLabs con la seguente motivazione: “Coglie la complessità dei tempi moderni, incrociando l’emergenza di nuovi bisogni con proposte provenienti da soggetti non scontati e innovativi. Il tutto senza confini geografici.” Il pubblico presente in sala ha voluto premiare invece LogoGrab. Infine, il Möbius Giovani per la comunicazione virale dell’opera del pittore Mario Comensoli è andato a Letizia Pesce, per il video “Comensoli è/ist/est”.
Ma la competizione è stata solo il coronamento della due giorni che si è tenuta quest’anno all’interno del Media Tech Day e che ha esplorato il tema del rapporto tra la nostra memoria e il mondo digitale.Sempre seguiti i tradizionali appuntamenti, come la rassegna sull’”Anno digitale 2019 in sintesi” curata da Gino Roncaglia, l ‘introduzione al concetto di editoria mutante, a firma di Gualtiero Carraro, e il simposio “Digitale e memoria”, che ha visto la partecipazione di Derrick de Kerckhove, Nicla Borioli, Mauro Dell’Ambrogio, Gabriele Balbi e Sarah-Haye Aziz.Il progetto che ha suscitato particolare interesse è stato il MöbiusLab Giovani, con la partecipazione di oltre sessanta studenti del Liceo 1 di Lugano che hanno potuto dibattere sotto la guida sapiente di Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani, sui rapporti tra digitale e memoria. Un progetto voluto dalla Fondazione Möbius e accolto con entusiasmo dalla direttrice del Liceo, Valeria Doratiotto Prinsi, e dal professor Tiziano Moretti, docente di Filosofia e Geografia.Con grande maturità, gli studenti non solo hanno esplorato le motivazioni che fanno del digitale un ausilio della memoria o un suo impedimento, ma hanno anche saputo confrontarsi sulla necessità di un lavoro di mediazione tra l’individuo e l’accesso all’enorme archivio culturale rappresentato dal digitale.Il dibattito sembra avere portato a tre significative considerazioni. La prima è che la tecnologia digitale può essere di aiuto o di ostacolo alla memoria, in funzione della consapevolezza dell’utente; la seconda è che il rapporto tra digitale e memoria non è scontato e richiede un’operazione continua di mediazione; la terza è che quando tale lavoro di mediazione è svolto dalla scuola, i giovani sanno ritrovare un pensiero critico personale che è risorsa per affrontare il futuro.
Ha concluso Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius Lugano, in chiusura dell’evento: “Si è trattato di un’edizione di sperimentazione per il Premio Möbius, grazie alla collaborazione con il Media Tech Day e al nuovo progetto MöbiusLab Giovani. Si tratta di un processo di rinnovamento portato avanti negli ultimi anni, che ci permesso di espandere la portata dell’attività della Fondazione, intavolando un dialogo con quei giovani che nel mondo digitale sono nati.”

 
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